I nostri avversari: il Seregno
E’ stata una stagione decisamente movimentata quella del Seregno, la querelle fra l’ex-presidente Davide Erba e l’ex direttore Ninni Corda, il cambio di proprietà, la rosa rivista in gennaio e, notizia di questa settimana, il cambio in panchina. Il Seregno che arriverà sabato al Città di Gorgonzola è quindi ben diverso da quello del girone di andata, sia in campo che fuori. La proprietà è stata ceduta agli imprenditori laziali Giorgio Coviello (presidente del Città di Cerveteri) e Fabio Iurato (patron del Colleferro). Nuovo anche il direttore generale, Pierluigi Di Santo, che con l’allenatore Mariani aveva già lavorato a Rieti. Ma proprio la sostituzione in panchina di Mariani è l’ultima novità in casa Seregno: al suo posto Maurizio Lanzaro, ex compagno di Matteo Contini al Real Saragozza e alla sua prima esperienza da allenatore.
Il campo ha visto la partenza di diversi giocatori, quelli coinvolti a vario titolo nell’inchiesta della procura di Monza, quelli che hanno voluto sfruttare l’opportunità di andare a giocare altrove, più qualche svincolato. In pratica sono partiti: Fumagalli (Viterbese), Pigozzo (Venezia), D’Andrea (Salernitana), Cernigoi (Pescara), Caruso (Messina), Borghese (che ha risolto per poi andare al Locarno), Scognamiglio (risoluzione), ma anche Anelli e Gentile, attualmente in rosa, ma di fatto inutilizzati. Per far fronte alle numerose partenze, Di Santo ha portato in azzurro i portieri Andrea Tozzo dal Teramo, Mattia Marocco dal Siena e Leonardo Caruso dalla Paganese, con il primo che ha sostituito fra i pali Fumagalli; i difensori Balzano e Uyi (entrambi svincolati), il centrocampista della Primavera dell’Avellino Capone e poi Dell’Agnello e Zè Gomes per l’attacco. Se si affiderà al consueto 3-5-2, modulo con il quale il Seregno ha affrontato fin qui il campionato, lo scopriremo solo sabato.
Il Seregno del girone di ritorno
Attualmente terzo dal fondo con 30 punti, una sola lunghezza in più rispetto alla Giana, il Seregno ha avuto una stagione molto altalenante anche in classifica: partito male a inizio campionato, è riuscito a risollevarsi fino a toccare l’ottavo posto alla 17a giornata di andata, ma con il girone di ritorno la discesa è stata costante sino alla terz’ultima posizione, che i brianzoli stanno mantenendo da 8 giornate. Reduci da due sconfitte consecutive con Pro Patria e Sudtirol, hanno però battuto il Legnago tre turni fa e pareggiato 2-2 con la Pro Sesto: in chiave salvezza sono in vantaggio con i veneti, battuti anche all’andata e in svantaggio con i sestesi, con i quali avevano invece perso; sulla Giana hanno al momento un vantaggio di due gol, poiché la gara di andata al Ferruccio era finita 2-0, con una delle prestazioni meno convincenti della stagione per i biancazzurri.