La Lega Pro dispone le gare a porte chiuse sino al 3 aprile 2020

Anche la Lega Pro ha recepito il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato in data 4 marzo 2020 (leggi il decreto completo http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-firmato-il-dpcm-4-marzo-2020/14241#documenti), che per far fronte all’emergenza coronavirus, tra gli altri provvedimenti e indicazioni dispone la disputa di PARTITE A PORTE CHIUSE SINO AL 3 APRILE 2020.

Il comunicato ufficiale della Lega https://www.lega-pro.com/com/1920-139DIV.pdf dispone quanto segue:

– 1. Non sono ammessi tifosi all’interno dello stadio né ospiti accreditati dalle Società.

2. Sono comunque ammessi all’interno dello stadio, oltre agli arbitri, ai calciatori e agli altri componenti lo staff tecnico, medico e dirigenziale delle due squadre ammessi al recinto di gioco:

– gli operatori televisivi e i giornalisti delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live;

– per ciascuna società, 1 fotografo ufficiale e 1 social media manager;

– gli operatori dell’informazione preventivamente autorizzati e comunque nel numero massimo di 45 (salvo opportunità di mantenere ancora più limitato il numero);

– il personale tecnico con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della gara, nel numero massimo complessivo di 50 unità (la quota dovrà comprendere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: i raccattapalle; i manutentori del campo; i presidi tecnici, video e audio; gli operatori di pulizia delle aree interessate; i tecnici dei broadcasters, ecc.);

– gli incaricati della Procura Federale, i Delegati Lega, i medici Antidoping, gli Osservatori arbitrali e l’Organo Tecnico della CAN C;

– gli addetti della Sicurezza Pubblica, gli Steward previsti nelle aree interessate, i VVFF e gli operatori di Pronto Soccorso, secondo le indicazioni approvate dal GOS.

– 3. Non verranno effettuate le interviste in area mix zone e la conferenza stampa.

– 4. Gli eventuali cerimoniali gara verranno attuati in forma ridotta e pertanto senza la presenza di bambini e/o altri accompagnatori dei giocatori al momento dell’ingresso in campo.

– 5. Non potrà essere svolta alcun tipo di iniziativa, attività o manifestazione (pre, durante e post-gara, come ad esempio: premiazioni, sfilate, walkabout, ecc.) anche se precedentemente autorizzata.

A breve verranno comunicate, in accordo con Vivaticket, le modalità per il rimborso di TUTTI I BIGLIETTI già acquistati per la gara GIANA-COMO originariamente in programma il 23 febbraio 2020.

 

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI LEGA PRO FRANCESCO GHIRELLI:

“Governare l’emergenza vuol dire essere pronti ad ogni situazione e non farsi trovare scoperti ed impreparati. Modificheremo il calendario se si presentassero emergenze che mettessero in discussione la conclusione. Oggi questa eventualità non esiste ma siamo pronti ad affrontare l’eventuale scenario. Il comunicato della Lega Pro prende atto della disposizione governativa che prevede la disputa delle gare a porte chiuse fino al 3 aprile pv e nel contempo sancirà le disposizioni che regoleranno lo svolgimento dell’evento sportivo in tali circostanze. A me compete precisare alcune cose:

  1. a) ci riserviamo la possibilità di modificare il calendario dei playoff e play out in presenza di eventi che dovessero aggravare la situazione generale e pertanto, se ci dovessimo trovare in quella malaugurata situazione, dovremo sfruttare questa opportunità
  2. b) l’utilizzo dei campi per l’allenamento, previsto dal DPCM 4 marzo 2020, prevede il conseguente e necessario utilizzo degli spogliatoi, sempre rispettando le disposizioni previste nel citato decreto. Auspico che le istituzioni locali non si discostino dalla direttiva del governo
  3. c) ogni esperienza ci deve insegnare qualcosa e noi dobbiamo essere pronti a cambiare anche prassi consolidate. Proporrò che l’inizio del campionato 2020-2021 venga anticipato di una o due settimane per avere margini che non ci obblighino a finali di campionato faticosi e “intasati” in caso di emergenze
  4. d) ultimo, ma punto importantissimo, confidiamo nel ministro Spadafora affinché i nostri club, che vivono molto con gli incassi dello stadio e che hanno già subito perdite significative in queste settimane e nel prossimo mese ne subiranno ancora di ingenti, possano ricevere il giusto aiuto con i provvedimenti finanziari e fiscali che il governo si appresta a varare”.